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"TARANTELA NAPOLITANA"

"TARANTELLA NAPOLETANA"

 

VIDEO - DANZAS DEL MUNDO INSTRUCCIONES DEL BAILE ORIGEN Y DATOS PARTITURAS Y MIDIS OTROS VIDEOS  

VIDEO - DANZAS DEL MUNDO

HHARMONIKANDO
Puig Reig, 28 de mayo de 2008
 

1863 TARANTELLA NAPOLETANA DANCILLA.COM

Chinos bailando 拿波里手鼓舞

INSTRUCCIONES DEL BAILE
DATOS SACADOS DEL LIBRO DANZAS DEL MUNDO  
Se sitúan las parejas de dos en dos y frente a frente.

Comp. 1- 4: Comienza en anacrusa: Salto con el pie derecho, se eleva el izquierdo y se da golpe en la pandereta .4 pasos en el sitio, pero echando los pies hacia atrás y teniendo la pandereta en lo alto (derecho, izquierdo, derecho, izquierdo).

Comp. 5- 8: Es lo mismo que comp. 1-4.

Comp. 9~12: 4 pasos hacia la pareja. En el 4' se golpea la pandereta de la pareja 4 pasos hacia atrás llevando la pandereta en lo alto.

Comp. 13-16: Lo mismo que comp. 9-12.

Comp. 17-20: Se cruzan en diagonal y de espaldas, las chicas, volviendo a su sitio.

Comp. 21-24: Se cruzan idénticamente los chicos.

Comp.17-20 rep: Se forma un molinillo . Cada uno agarra con su mano derecha, la muñeca del compañero que va delante. Caminan en sentido horario.

Comp.18-24 rep: Se cambia de mano y de dirección. La pandereta queda ahora en la mano derecha. El paso para estos 8 últimos compases es saltado.

La forma de la danza está indicada arriba teniendo en cuenta que cada parte se repite: AABBAABBCC.  

 

ORIGEN Y DATOS

Por Tarantela se entiende un conjunto de música tradicional que se toca en el Sur de Italia y que engloba La Pizzica, la Tammurriata y varios tipos de Tarantela.

La Tarantela Napolitana no tiene que ver con el grupo de músicas agrupadas como Tarantela.

DATOS DE WIKIPEDIA

Tarantela

 
 

La tarantela es un baile popular del sur de Italia, de las regiones italianas de Puglia, Basilicata, Calabria, Abruzzo, Molise, Campania y Sicilia y parte de Argentina. Es un baile de origen napolitano que tiene un movimiento muy vivo, acompañado de canto. Lo más probable es que su nombre se derive de la ciudad de Tarento enApulia, aunque popularmente se suele decir que viene de la tarántula, una araña común en la región mediterránea. Es más, durante la Edad Media, en algunas partes del sur de Italia se creía que bailar el solo de la tarantela imitando el acto de espantar a la misma curaba un tipo de locura supuestamente producida por la picadura de la mayor araña europea, la llamada araña lobo o tarántula, tambien se cree que se simula la tecnica de apareamiento de la taratula. La primera documentación escrita se encuentra en Athanasius Kircher

En su forma moderna más común, es una danza de galanteo entre parejas con una música en un compás de seis por ocho que va aumentando progresivamente su velocidad y que va acompañada de castañuelas y panderetas. Tiene dos partes bien diferenciadas: una en tono menor y otra en mayor.

Fotogramas de la película de 1903
Tarantellen af Napoli, del danés Peter Elfelt (1866 – 1931).

 

 

Música instrumental[editar]

En el siglo XIX, con el Romanticismo, la música instrumental asumió esta forma. Muchos compositores se ocuparon de la tarantela, entre otros, Franz Schubert,Gioachino Rossini, Franz Liszt, Serguéi Rajmáninov, William Henry Squire, Aleksandr Borodín, Piotr Ilich Chaikovski, Frédéric Chopin y Louis Moreau Gottschalk(„Grand Tarantelle for Piano & Orchestra“). Kurt Weill compuso la escena judicial de su ópera Aufstieg und Fall der Stadt Mahagonny como tarantela. El segundo movimiento de la primera sinfonía de John Corigliano (1990) lleva la denominación de Tarantela, y Elliot Goldenthal utiliza en su ballet Othello (1998) una tarantela de 14 minutos, para representar el plan de Yago contra Otelo.

Compositores conocidos en la actualidad son, por ejemplo, Otello Profazio, Beppe Junior, I Calabruzi, Mino Reitano, Pino Di Modugno, Eugenio Bennato, Renzo Arbore, Enza Pagliara, Manekà, Nidi D'arac, Ariacorte y Alla Bua.

Referencias[editar]

 

Véase también[editar]

Enlaces externos[editar]

 

"Differisce la tarantella napoletana da quella apulo-lucana e dalla sicula; la stessa tarantella calabrese di cui la viddhaneddha reggina rappresenta una delle forme più genuine--varia nelle componenti essenziali a seconda del territorio geomorfologico e dell'etnicità in essa predominante. E sono differenze che si rifanno alle modalità interpretative, alla coreuticità, alle coreografie, alle origini, alle strumentazioni d'accompágnamento, alle simbolicità ricorrenti e rappresentative

 http://www.portalesila.it/musicaetnica/22c.htm

 

 

Sappiamo che la tarantella è una danza napoletana, che deriva dal tarantismo. Si trova traccia di questo ballo in un trattato del tedesco Athanasius Kircher, studioso di Scienze Naturali e di Musica, nato nel 1602 e morto nel 1680. Il Kircher si occupò di alcune malattie che si curavano all'epoca con la musica e con il ballo. Siccome insegnò per molti anni a Roma, ebbe modo di conoscere da vicino la tarantella e di raccogliere tutto il materiale prodotto fino a quel momento attorno a questo ballo.

La Scienza Ufficiale pre-illuministica attribuiva alla tarantella la capacità di effetti terapeutici, e la inseriva fra le cosiddette danze frenetiche. Ma siamo ancora nell'ambito del tarantismo. Curt Sachs nell'opera STORIA DELLA DANZA (Il Saggiatore, Milano,1966) afferma che "in contrasto con il ballo di San Vito dei paesi tedeschi, il movimento, come la febbre, è nel tarantismo uno sforzo personale di guarigione."   

Il ritmo di tale ballo è vivace fin dall'inizio del brano musicale e spesso, dopo la prima metà del brano stesso, aumenta in un crescendo fino alla sua conclusione. Per questo motivo qualche studioso, al fine di dimostrare l'autonomia della tarantella napoletana dal tarantismo, ha messo in relazione tarantella e tarantola, facendo il seguente ragionamento:

·      I movimenti della tarantella, in particolare quelli collegati alla fase di accelerazione del ritmo, somigliano a quelli che, secondo antiche credenze popolari, sarebbero causati dalla puntura della tarantola. Per diversi secoli infatti si è pensato che questo ragno fosse velenoso e che la sua puntura provocasse lunghe crisi psicomotorie o, nella migliore delle ipotesi, un vero e proprio 'furore bacchico'. Per tale motivo, il nome "tarantella" fu dato al ballo non tanto in quanto derivante dal tarantismo irradiato dalla città di Taranto, ma proprio perchè richiamava alla memoria gli effetti della puntura della "Lycosa tarentula".    

A proposito della suddetta ipotesi, che non trova alcun fondamento, vanno fatte due precisazioni:

1.   Una di tipo storico: già il tarantismo, nella sua trasformazione da danza dionisiaca,  aveva assunto a presupposto la pretesa di guarire dalla puntura del ragno velenoso. 

2.   Una di tipo scientifico, che comunque non influisce sulla ricostruzione delle origini del ballo: è stato dimostrato che la puntura della tarantola non è velenosa, e i suoi effetti sono tutt'altro che devastanti.

Nel XVIII secolo la tarantella diventò una danza sociale polivalente. La sua struttura definitiva si basava su un tempo musicale di 6/8 o 3/8. Si ballava in gruppi organizzati e in coppia come danza di corteggiamento. Era anche ballata da sole donne." 

http://www.superballo.it/fuoripista/tarantella_1.html

PARTITURAS Y MIDIS

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OTROS VIDEOS

 

Tarantella con Acordeon

A familia toda na dança

 

 

tarantella...HAHA